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Il defibrillatore come salvavita per il sociale

  • Immagine del redattore: studiotecnicodem
    studiotecnicodem
  • 18 lug 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Il paziente è stato messo in sicurezza e condotto, vivo, presso il nosocomio leccese, dove è stato affidato alle cure avanzate della Terapia intensiva cardiologica.

Salvato dal defibrillatore in spiaggia. È accaduto questa mattina a Torre dell’Orso, su un tratto di spiaggia libera accanto il Lido La Sorgente. Ad accusare il malore, un uomo sulla 70ina in vacanza con la famiglia. Immediati i soccorsi del personale di Salvataggio dei “Servizi Spiaggia di Giovanni Borelli” che, allertato dai presenti, raggiunge il malcapitato in pochi attimi. Il primo ad intervenire, Gianluca Mingiano, formato al BLS-D e munito di Defibrillatore semiautomatico ha iniziato subito il massaggio cardiaco ed applicati gli elettrodi, ha avviato il percorso di defibrillazione precoce. A sostegno degli operatori impegnati nelle procedure e coordinati in remoto dalla centrale operativa 118, sono intervenuti, allertati via radio, gli assistenti bagnanti del Lido La Sirena. Tra i soccorritori, Daniela Dell’Anna, dell’Aeronautica Militare, oltre ad un medico ed un’infermiera in vacanza. Un’alternanza puntuale di massaggio cardiaco e shock elettrici ha ripristinato il ritmo cardiaco del malcapitato fino all’arrivo, dopo soli 20 minuti, dei mezzi di soccorso avanzati che hanno messo il paziente in sicurezza e l’hanno condotto, vivo, presso il nosocomio leccese, dove è stato affidato alle cure avanzate della Terapia intensiva cardiologica. Durante l’intervento è stato allertato anche il servizio custodi ambientali della pineta di Torre dell’Orso che hanno consentito agli operatori laici prima e sanitari poi, di intervenire al riparo da curiosi che si accalcavano nella zona.

Un risultato arrivato grazie al piano collettivo di salvamento firmato tra l’amministrazione comunale, dal sindaco, Marco Potì, e l’associazione balneari Assotour e il lavoro di soccorso del Seus 118 Leccese.

In seguito di questa prima sperimentazione nel Salento, tutta la costa pugliese è stata cardioprotetta grazie all’ordinanza balneare 2017 della Guardia Costiera Regionale.



 
 
 

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